Udine, 4G: il nuovo Piano antenne redatto da Polab prevederà l’adeguamento alla nuova teconologia degli impianti esistenti, limitando al massimo nuove installazioni. L’orientamento è quello di servire al meglio la città, ma senza aumentare i livelli di elettrosmog e riducendo al minimo i nuovi impianti di telefonia mobile.

Fonte: Messaggero Veneto 17/2/2013

Antenne, cambia la mappa. Nuovi tralicci meno potenti

di Giacomina Pellizzari

UDINE. A Udine la tecnologia 4G, necessaria per scaricare rapidamente dati su tablet e telefonini, è assente e il numero delle antenne è destinato ad aumentare di due-tre unità. Poco rispetto alle 40 richieste già presentate dai gestori che pur di anticipare i tempi hanno tentato, inutilmente, anche la strada del ricorso al Tar. Richieste valutate dal progettista, Alfio Turco, che nella bozza del nuovo regolamento comunale predilige l’adeguamento alla nuova tecnologia degli impianti esistenti. L’ultima parola, però, spetta ai comitati dei cittadini che domani, alle 17, nella sala dei ricevimenti di palazzo D’Aronco, avranno l’opportunità di dire la loro.

Al momento, in città si contano 86 tralicci e si registrano livelli di elettrosmog molto al di sotto del limite di guardia dei 6 volt-metro. «Mediamente, a Udine, le rilevazioni non superano 1 volt-metro» assicura l’assessore alla Qualità della città, Lorenzo Croattini, nel ricordare che l’amministrazione comunale ha raccomandato al progettista del nuovo piano di organizzare la rete di telefonia mobile in modo tale da ottenere il livello più basso possibile di inquinamento elettromagnetico. Considerato che l’elettrosmog è direttamente determinato dal traffico esistente, l’adeguamento degli impianti esistenti al 4G determina il depotenziamento della “vecchia” tecnologia: «In alcuni casi – spiega ancora l’assessore – si abbassa la potenza delle antenne già installate».

L’obiettivo, quindi, resta quello di servire meglio la città senza aumentare i livelli di elettrosmog e riducendo al minimo i nuovi impianti di telefonia mobile. «Se l’antenna è più vicina al mio telefonino quest’ultimo inquina meno perché usa meno potenza, quindi avere una rete diffusa sul territorio è un fatto positivo» insiste Croattini riconoscendo ai gestori il diritto-dovere di realizzare la rete 4G.

L’assessore è tranquillo perché le rilevazioni dell’elettrosmog effettuate, recentemente, dai tecnici comunali anche in via Castions di strada evidenziano situazioni tutt’altro che allarmanti. «In via Castions di strada, sotto l’antenna, nella vicina area verde, in via 3 Novembre dove si trova la scuola materna e in via San Pietro vicino alla scuola elementare, i livelli di elettrosmog oscillano tra lo 0,32 e 1 volt-metro» aveva riferito l’assessore anche nell’ultima seduta del consiglio comunale rispondendo a un’interrogazione presentata da Piergiorgio Bertoli (Udc), il quale, per la prima volta, definì la risposta soddisfacente. Restando in tema di elettrosmog, l’altra novità prevista dalla bozza di piano è che i cittadini possono conoscere, in tempo reale, la simulazione effettuata in tutte le zone dove insistono le antenne. Considerato che la simulazione viene fatta in via cautelativa alla massima potenza di tutte le antenne esistenti sul territorio, cosa che nella realtà capita raramente, i dati riferiti alla rilevazione sono sicuramente più bassi.

Domani saranno illustrati tutti questi aspetti ai comitati dei cittadini che da sempre si battono contro le antenne. L’auspicio è quello di raccogliere i loro suggerimenti per stendere il piano definitivo che, però, sarà approvato dal prossimo consiglio comunale.


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