Grande interesse per l’incontro su inquinamento elettromagnetico a Calci (PI) del 26 settembre scorso, con la partecipazione di Alfio Turco di Polab.

Fonte: ecodelmontepadule.com, PisaToday.it – 3 ottebre 2013

A CALCI SI DISCUTE DELLE ANTENNE RIPETITRICI PER LA TELEFONIA MOBILE

Sabato 28 settembre u.s. (meno di una settimana fa) si è tenuto l’incontro dibattito sulla questione inerente le nuove antenne installate sul territorio del Comune di Calci. Argomento rovente e delicato, proprio per il duplice motivo che se da un lato sarebbe anacronistico pretendere di “isolare” Calci appellandosi alla perniciosità delle emissioni elettromagnetiche delle antenne e proibirne l’installazione, dall’altro gli Amministratori devono tenere conto delle priorità dei cittadini, fra le quali figura sicuramente in testa alla graduatoria la salute.

Paolo Lazzerini, Consigliere Comunale e Capogruppo della lista civica “Calci nel Cuore”, relazionando sui temi trattati nel corso dell’incontro organizzato dalla “Compagnia di Calci”, propone alcune soluzioni equilibrate e degne di attenzione:

“Calci è ormai ridotta al rango di paese governato a colpi di spot propagandistici preconfezionati, utili solamente all’Amministrazione per coprire le scelte poco oculate fatte in passato che ancor oggi si ripercuotono sull’intera collettività. L’ennesima conferma di questa viziosa tendenza si è avuta nel corso dell’incontro, organizzato dagli amici della “Compagnia di Calci”, sabato scorso 28 settembre avente per tema le nuove installazioni SRB (Stazioni Radio Base) e le emissioni elettromagnetiche potenzialmente pericolose che queste scaricano sul nostro territorio.

Non appartiene alla nostra formazione politica impuntarci su questioni di principio ma la nostra coscienza ed il nostro senso civico ci hanno costantemente suggerito di intervenire sempre e comunque nell’interesse dell’intera comunità. E’ questo il motivo per cui la Lista Civica “Calci nel Cuore” non ha mai imposto il dik-tat “NO ALL’ANTENNA PUNTO E BASTA”, ma sulla scorta dei dati scientifici a disposizione e ampiamente riconosciuti che indicano come l’esposizione alle onde elettromagnetiche ad alto potenziale rappresenti una causa di rischio certo di sviluppare gravissime malattie, ha fermamente ribadito “NO AL POSIZIONAMENTO DELLE ANTENNE TRA LE ABITAZIONI” come nel caso della struttura di Via Arno che si erge oltretutto nei pressi delle scuole o degli impianti sportivi intensamente frequentati da gran parte dei giovani calcesani.

Il concetto è stato ribadito anche nell’ultimo dibattito, dove, oltre al numeroso pubblico, sono intervenuti esperti di POLAB e ARPAT, al fine di spiegare ai non addetti ai lavori una materia molto complessa come quella dei generatori di campi elettromagnetici in bassa ed alta frequenza, e delle conseguenze che essi provocano alla salute delle persone.

In quella sede abbiamo nuovamente espresso le richieste di ciò che anche in passato avevamo sostenuto con forza:

  • Una conferenza dei servizi permanente e composta da Comune di Calci, Arpat, Provincia e Polab per pianificare un piano di rilevamenti costanti e ravvicinati nel tempo in modo da avere un quadro costante delle quantità di emissioni di onde elettromagnetiche. Il Sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini, potrebbe così intervenire immediatamente laddove si rendesse necessario in caso di eventuali sforamenti del tetto imposto dalla ASL (un po’ quello che succede con le emissioni di CO2 nelle città).

  • Una localizzazione delle antenne certa e pianificata, unica soluzione che permetterebbe al Comune di governare le installazioni degli impianti di telefonia mobile, limitando l’impatto elettromagnetico e favorendo comunque l’installazione su siti comunali. Con un piano del genere si potrebbe dare risposta alle esigenze di copertura dei gestori, ridurre considerevolmente l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici (Art. 8 Comma 6, Legge Quadro n° 36 del febbraio 2011) ed adottare un Regolamento che disciplini l’intera materia, senza eccessive procedure burocratiche e impedimenti vari penalizzanti la realizzazione delle reti telefoniche (equiparate alle opere di urbanizzazione primaria).

Le risorse per realizzare queste proposte sono già lì: sarebbe sufficiente impiegare parte dei canoni di concessione che i gestori di telefonia versano attualmente e regolarmente nelle casse comunali.

Queste sarebbero scelte oculate e convenienti per tutti che un buon amministratore dovrebbe fare !

A questo proposito un’ultima ma non meno importante considerazione. È infatti doveroso ricordare ai calcesani che le attuali problematiche collegate alle nuove antenne di telefonia ed all’elettrodotto da 380 kV LaSpezia -Acciaiolo (entrambe le strutture fortemente indiziate di potenziale pericolosità per la salute dei residenti e per l’impatto ambientale), portano la stessa firma: oggi come allora è stato il Sindaco Ing. Bruno Possenti ad autorizzare i permessi necessari all’installazione. La popolazione ringrazia !”


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