La più alta esposizione professionale ai campi magnetici statici si verifica per pazienti sottoposti a indagini diagnostiche con risonanza magnetica (RM), una tecnica utilizzata per ottenere informazioni diagnostiche e, sempre più spesso, per guidare interventi chirurgici all’interno del corpo. Nelle procedure di risonanza magnetica l’esposizione viene di solito limitata a meno di un’ora, ma può durare anche alcune ore.
Le procedure di intervento medico con controllo diretto in tempo reale mediante risonanza magnetica stanno diventando sempre più comuni. Queste procedure portano anche a un aumento dell’esposizione professionale, specialmente per il personale sanitario (chirurghi, radiologi, infermieri e tecnici). Durante tali procedure, lo staff medico può trovarsi nella zona di più alto campo magnetico per un periodo di tempo prolungato, fino ad alcune ore. Un aumento dell’esposizione del personale può verificarsi anche in situazioni di emergenza, in cui gli operatori devono intervenire molto vicino al paziente. Inoltre, brevi esposizioni del personale si verificano mentre si portano i pazienti dentro e fuori i sistemi a risonanza magnetica.
Infine, il personale coinvolto nella fabbricazione o nella manutenzione di questi sistemi è anch’esso esposto professionalmente a significativi campi magnetici statici.
In campo internazionale vengono comunemente riconosciute le linee guida dell’ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection).
Tali linee guida stabiliscono livelli di campo che sono recepiti anche dalla raccomandazione europea 1999/519/CE.
I limiti di esposizione consigliati dall’ICNIRP sono quattro e riguardano:
- Lavoratori – Esposizione alla testa e al torace
- Lavoratori – Esposizione delle estremità
- Popolazione – Esposizione continua
- Popolazione – Limite di attenzione per portatori di pacemaker e popolazione sensibile
Linee guida sui limiti di esposizione ai campi magnetici statici ICNIRP (area riservata) |