Tratto da unionesarda.it

G li abitanti di zona Bandinu si sono stancati. Si sentono circondati dai ripetitori telefonici e hanno paura dei campi elettromagnetici e dei loro effetti. Alcuni residenti hanno fondato un “Comitato spontaneo di Zona Bandinu” che si sta occupando di raccogliere firme per una petizione popolare da presentare al sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli.

Per il momento hanno firmato in 500. L’obiettivo è quello di costringere il Comune di Olbia a fornirsi di un piano di localizzazione delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico, noto anche come “il piano delle antenne”.

Si tratta di uno strumento progettuale – attualmente in fase di redazione a Olbia – che serve per evitare la collocazione sregolata di antenne e ripetitori da parte delle compagnie telefoniche: in pratica il Comune deve individuare alcune aree idonee per ospitare i ripetitori ed evitare l’aumento incontrollato di elettrosmog. In Sardegna, nel 2009, il piano è stato adottato dal Comune di Oristano, in seguito a una furibonda protesta popolare.

A Olbia, invece, il Comitato di Zona Bandinu chiede lo spostamento di due ripetitori installati nei pressi dell’incrocio tra via Vicenza e via Imperia.Il primo si trova sulla sommità della cosiddetta “cupola”, il condominio che spicca nel bel mezzo del quartiere. La seconda antenna si trova a pochi metri di distanza, sul tetto dell’edificio che ospita il Banco di Sardegna. Un fuoco incrociato che ha suscitato proteste e indignazione. Nel raggio di qualche centinaio di metri ci sono: l’istituto tecnico Deffenu, un asilo nido, l’istituto omnicomprensivo, il Pala Datome, un giardino pubblico, un campo da calcetto. E migliaia di abitazioni. Tutte aree che la legge definisce sensibili. Per la raccolta di firma, il Comitato ha coinvolto anche Cittadinanzattiva, che ha deciso di sostenere l’iniziativa con una campagna di sensibilizzazione nelle scuole olbiesi. Sono stati individuati i punti di raccolta firme: il tabacchino di via Imperia, le pizzerie “Il Nibbio” e “Europizza”, l’agenzia di viaggi “Primarete”, la parrucchiera “Mirideh style” e i negozi “Petrosino” e “Franzese”. In centro storico: l’erboristeria “Zenzero” e il negozio “Max e Co.” È stato diffuso anche un volantino: «Il Comitato e Cittadinanzattiva – si legge – a seguito di numerose installazioni di antenne per cellulari posizionate senza nessun criterio a pochi metri da scuole, asili, centri di aggregazioni, tramite petizione popolare chiede la definizione immediata del “Piano antenne”, la localizzazione in punti idonei, e lo spostamento dei ripetitori posizionati in aree sensibili». Il Comitato e Cittadinanzattiva chiedono anche il sostegno di associazioni e altri comitato spontanei. ( c.c. )


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