La soluzione accreditata che consente ai Comuni di governare le installazioni degli impianti di telefonia mobile sul proprio territorio, limitando l’impatto elettromagnetico,
favorendo i siti comunali per le nuove istallazioni.
Un Piano che consenta ciò deve rispondere ai seguenti requisiti:
- essere tecnicamente valido, dando risposta alle esigenze di copertura dei gestori
- applicare il criterio di minimizzazione delle esposizioni per la popolazione (Art. 8 Comma 6, Legge Quadro n° 36 del febbraio 2011)
- essere adottato con un Regolamento che ne disciplini l’applicazione senza creare, con questo, un aggravio di procedura o impedimenti che penalizzino la realizzazione delle reti, che sono equiparate alle opere di urbanizzazione primaria.
Mappe previsionali di copertura dei servizi |
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Impatto Elettromagnetico |
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FAQ – Perché pianificare conviene?
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Perché dovrei pianificare, se non ho ricevuto nuove richieste di installazione da parte dei gestori (piani di sviluppo annuali)?
- riconfigurazioni: le riconfigurazioni di impianti esistenti di qualunque tipo per cui non sono previste modifiche degli impatti elettromagnetici non comportano il rilascio del parere da parte delle ARPA/APPA. Le Agenzie per l’Ambiente si limitano ad acquisire le comunicazioni da parte dei gestori.
- procedure amministrative semplificate: per le modifiche degli impianti già autorizzati che comportino aumenti delle altezze fino a 1 metro e aumenti della superficie di sagoma fino a 1,5 metri quadrati, è sufficiente una autocertificazione descrittiva della variazione dimensionale, da inviare a Comune e ARPA/APPA contestualmente all’attuazione dell’intervento. Inoltre agli operatori è permesso di autocertificare anche il rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità previsti dalla legge, senza attendere l’autorizzazione dalle ARPA/APPA. Infine, gli interventi di modifica che consistono in innalzamenti fino a 1,5 metri ed aumenti della superficie di sagoma fino a 0,5 metri quadrati, non saranno soggetti ad autorizzazione paesaggistica.
- microimpianti: gli impianti di potenza fino a 10 W non sono soggetti a parere da parte delle ARPA/APPA.
- accorpamenti: Si configurano come accorpamenti gli spostamenti da un sito ad un altro impianto, già esistente di altro operatore, e rientrano nei casi di semplificazione già descritti.
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Se esistono ARPA e ASL per i pareri ambientali e sanitari, perché dovrei pianificare?
- Autocertificazione: in molti casi le modifiche alla rete sul territorio comunale non sono soggette a procedimenti autorizzatori ma a una semplice autocertificazione da parte dei gestori (vedi sopra). In questi casi le ARPA/APPA si limitano a recepire tali autorizzazioni, senza emettere alcun parere.
- Pochi strumenti a disposizione delle ARPA/APPA: le nuove normative sui controlli che prevedono analisi e misurazioni con medie temporali sulle 24 ore, di fatto disarmano molte azioni di controllo.
- Il parere di conformità ai limiti di esposizione non garantisce la minimizzazione!
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Quali vantaggi ho a pianificare?
- Avere sotto controllo lo stato degli impianti e delle emissioni sulla popolazione.
- Incidere in anticipo sulle nuove installazioni, prima che vengano realizzate dai gestori.
- Difendere e bloccare i canoni di locazione: le procedure semplificate, infatti, consentono ai gestori di richiedere sgravi e autoriduzioni, ma esistono strumenti che impediscono ai gestori di decidere autonomamente.
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È possibile delocalizzare un impianto esistente?
Informativa Piani di localizzazione antenne (file formato PDF) |