Tratto da Calabria Notizie

LAMEZIA TERME – Il Tar sblocca e il Comune riblocca. Dopo la sospensiva concessa dal Tribunale amministrativo della Calabria alle Ferrovie dello Stato per riprendere i lavori di realizzazione dell’impianto Gsm nel piazzale della stazione di Nicastro (in attesa della pronuncia della sentenza definitiva), il sindaco Gianni Speranza ha emanato una seconda ordinanza che blocca i lavori di realizzazione del ripetitore per «questioni di ordine pubblico».

Il provvedimento firmato venerdì scorso e notificato martedì, di fatto blocca, almeno per il momento, i lavori di completamento dell’impianto che gli operai delle Rfi stanno conducendo a tempi di record. Ordinanza che comunque non tranquillizza affatto i residenti della zona che, a tal proposito, si sono riuniti per discutere delle iniziative da intraprendere per risolvere una volta per tutte una questione che da alcuni mesi non sta facendo dormire notti tranquille a centinaia di cittadini.

L’antenna infatti si trova in una zona ad alta densità abitativa, oltre che a pochi metri da alcune delle scuole più popolose della città. Tra l’altro, nella zona, a pochi metri in linea d’aria, sono presenti altri ripetitori che provocano campi elettromagnetici non indifferenti.

«Nel corso dell’ultimo incontro convocato dal comitato “No all’antenna” – ha spiegato la presidente del sodalizio Angela Tavano – il sindaco Speranza ha assunto l’impegno di sostenere la nostra azione di protesta contro l’installazione dell’antenna. E così è stato: il giorno dopo ha emanato una seconda ordinanza di sospensione dei lavori, per questioni di ordine pubblico, dopo che il Tar aveva accolto la richiesta delle Ferrovie di riprendere i lavori (bloccati da una prima ordinanza comunale).

Inoltre, il primo cittadino ha chiesto un incontro con i rappresentanti delle Ferrovie dello Stato per trovare una soluzione alla questione antenna. Incontro che era stato chiesto già in passato, ma mai accolto dai vertici delle Ferrovie».

Il comitato di cittadini, che è tornato a riunirsi martedì sera, ha inoltre deciso di chiede al sindaco di convocare la conferenza di servizi, alla quale prenderanno parte oltre che i rappresentanti del Comune, anche quelli di Provincia, Regione, Arpacal e Ferrovie, per trovare una soluzione fattibile e soprattutto che soddisfi tutti: cittadini e Ferrovie.

«Siamo molto preoccupati – ha spiegato alla Gazzetta del Sud Angela Tavano – in quanto anche se le emissioni dell’antenna dovessero essere basse, così come rassicurano le Ferrovie, bisogna considerare che queste onde elettromagnetiche si sommano a tutte le altre provenienti dalle antenne presenti sul territorio».

Anche per questo, il comitato “No all’antenna” ha chiesto al sindaco di nominare un perito esperto di campi elettromagnetici in modo che possa valutare l’impatto ambientale dell’antenna e soprattutto possa fornire dati certi sulle emissioni emanate dall’impianto che si sta realizzando nel piazzale della stazione.

«Quello che chiediamo – ha concluso la presidente del comitato – è che si valuti la possibilità di delocalizzare in un’altra zona del territorio comunale l’impianto Gsm installato nella stazione ferroviaria».

Luigina Pileggi


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