Tratto da paconline.it

Roma. Apprendiamo che le massime autorità regionali e provinciali (Polverini e Zingaretti) hanno inaugurato congiuntamente la prima rete wi-​​fi in un pubblico ospedale. 14 punti di accesso (hot spot) ad internet gratis sono stati installati lungo i viali ed all’interno del Policlinico Umberto I°, nell’ambito del progetto denominato “Provincia Wi Fi”.

Prendiamo le distanze da una iniziativa che reputiamo imprudente ed irresponsabile, con cui vengono diffuse, in un luogo deputato alle cure sanitarie, numerose sorgenti di inquinamento elettromagnetico, contraddicendo la natura e la missione di una struttura istituita per occuparsi di assistere e guarire i malati e non, piuttosto, per accrescere gli elementi di rischio per la salute pubblica!

Colpisce, in questa incosciente sagra dell’enfasi tecnologica, l’entusiasmo con cui la neo presidente della Regione, Polverini, descrive il wi fi nel Policlinico, come un intervento diretto alla “progressiva umanizzazione degli ospedali”, disconoscendo i provati rischi sanitari connessi alla esposizione dei campi elettromagnetici per le alte frequenze.

Colpisce ancor più l’incauta ostinazione del presidente della Provincia, Zingaretti, il quale annuncia i prossimi interventi in altrettanti edifici pubblici della Capitale (Università Roma Tre, Tribunale, Ospedale Regina Elena), omettendo di insinuare, anche per un attimo, il dubbio sulla nocività dei dispositivi tecnologici, oramai asserita anche dalla scienza ufficiale, quella indipendente, non asservita ai poteri forti!

Abbiamo in più occasioni (“Internet senza fili, la Provincia in prima fila, la Salute perde il filo” !) manifestato fermo disappunto per le modalità con cui la Provincia di Roma sta affrontando le politiche dell’innovazione tecnologica ed in particolare l’approccio al wireless, riscontrando la pressoché totale assenza di iniziative ed interventi volti a prevenire e ridurre le occasioni di esposizione umana all’elettrosmog.

Paesi europei, come la Francia, hanno da tempo avviato una seria riflessione sulla diffusione illimitata del wi-​​fi, — dopo gli episodi di numerosi malesseri accusati da alunni ed operatori di scuole e biblioteche, in cui erano state imprudentemente installate antenne per il wi-​​fi -, approvando in Parlamento norme che vietano o limitano la vendita e l’uso di cellulari e dispositivi wireless ai minori di 12 anni.

Spiace constatare che di fronte a queste conclamate evidenze le nostre autorità brillino per sordità ed indifferenza. Se la neo presidente della Regione intende sostenere ed implementare senza alcun controllo la diffusione selvaggia del wi-​​fi all’interno dei luoghi pubblici noi saremo ovunque a ricordarle che la salute della popolazione vale molto più che un collegamento ad internet senza fili!

Giuseppe Teodoro

Coordinatore dei Comitati romani contro l’elettrosmog


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