scuoleIn occasione del G7 Ambiente che si è tenuto a Bologna l’11 e 12 giugno scorsi, la Federazione Italiana Medici Pediatri ha consegnato al Ministro per l’Ambiente Galletti un documento su proposte concrete per affrontare la tematica dell’incidenza dei fattori inquinanti sulla salute dei bambini.

Secondo dati dell’OMS, 1 morte su 4 in tutto il pianeta è da attribuirsi a fattori ambientali negativi.

Il documento della FIMP include i campi elettromagnetici tra i fattori inquinanti, espressamente citandoli come “forma di inquinamento  non scevra da rischi per la salute umana”, dovuta alla “straordinaria espansione delle telecomunicazioni e del trasporto dell’energia a distanza”.

La FIMP formula una serie di raccomandazioni alle Istituzioni Italiane preposte al controllo e alla protezione della qualità dell’ambiente, in merito ad alcune delle azioni da intraprendere nell’immediato futuro per la salvaguardia della salute dei bambini italiani.

La principale raccomandazione è quella del monitoraggio costante e dell’applicazione del principio di precauzione: “Mettere in atto interventi di monitoraggio costante, integrato e sistematico” e “Adeguare alla particolare vulnerabilità dell’età pediatrica i valori di riferimento per i limiti alle concentrazioni in aria, acqua e suolo dei singoli inquinanti, applicando sempre per l’infanzia il principio di precauzione”.

In secondo luogo, la FIMP raccomanda di “provvedere in tempi brevi alla mappatura degli edifici scolastici per identificare quelli che presentano condizioni di inquinamento dell’ambiente interno da cui può derivare un rischio per la salute degli allievi che ci soggiornano, prestando anche attenzione alla possibile presenza di campi elettromagnetici indotti dalle reti wireless”.

Infine, la FIMP raccomanda di “Promuovere e incentivare interventi educativi rivolti ai bambini e ai loro genitori”.

Riferimenti:
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato5309938.pdf

L’attività di Polab su monitoraggio e didattica

logo eyEM 500x500Già da diversi anni Polab mette in campo attività didattiche realizzate con successo in molte scuole italiane. Da tre anni l’offerta formativa per le scuole si è arricchita anche con attività di monitoraggio dei ragazzi attraverso l’impiego del sensore portatile eyEM, frutto dell’attività di ricerca e sviluppo che Polab ha portato avanti negli ultimi anni.

Questa innovativa attività di monitoraggio coordinata con la didattica (“Per i campi io ho l’occhio”) è stata dunque sperimentate con successo in alcune scuole dei Comuni di Imola (BO), Massa, San Giuseppe Vesuviano (NA) e Calci (PI), con un totale di 24 classi coinvolte.

Il laboratorio “Per i campi io ho l’occhio” prevede l’utilizzo di una serie di eyEM, i sensori portatili, di uso personale, che vengono affidati agli alunni e che monitorano la giornata tipo dei ragazzi. I dati sui livelli di inquinamento elettromagnetico vengono memorizzati dal sistema e visualizzati in forma anche grafica al PC. Il sensore eyEM è un brevetto Polab ed è totalmente innovativo per forma, facilità d’uso,  dimensioni e peso ridotti, e basso costo.

I dati sull’esposizione degli alunni in questi due anni di sperimentazione restituiscono un quadro molto interessante, a tratti preoccupante per gli alti livelli di esposizione, spesso prolungata, a cui sono sottoposti i ragazzi, e configurano un’azione di monitoraggio e didattica che si colloca perfettamente nella linea di intervento raccomandata dalla FIMP.

Il sistema di monitoraggio eyEM costituisce la base per più ampie attività di controllo, monitoraggio e didattica nelle scuole.

Ecco, ad esempio, come si presenta l’esposizione mattutina, a scuola, di 31 alunni di terza media. Il grafico è realizzato con il sistema eyEM:

esempio esposizione 31 alunni a scuola mattina

 

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