L’Enel dovrà risarcire le emicranie
Due riminesi vittime dell’elettrosmog
La Suprema corte ha di fatto convalidato il diritto la risarcimento stabilito da una sentenza precedente (fortemente contestata dalla società elettrica) emessa nel maggio 1999 dal Pretore di Rimini
Rimini, 20 agosto 2008 – La Cassazione ha decretato il diritto al risarcimento per i danni alla salute subiti da due agricoltori di Rimini provocati dalle onde elettromagnetiche causate dall’elettrodotto di Forlì-Fano. Incaricata ad indennizzare le emicranie dei due riminesi sarà l’Enel, ‘rea’ d’aver posto i tralicci elettrici vicini ai loro terreni. La Suprema corte ha di fatto convalidato il diritto la risarcimento stabilito da una sentenza precedente (fortemente contestata dalla società elettrica) emessa nel maggio 1999 dal Pretore di Rimini.
Per la Cassazione si tratta di un’evento eccezionale poichè è la prima volta che la decisione dell’organo collegiale si fonda su test scientifici condotti sulla nocività delle onde elettromagnetiche in relazione a patologie minori o passeggere come il mal di testa. I test scientifici sono stati condotti sull’intera popolazione residente nella zona ‘inquinata’, ovvero 15 cittadini.
In particolare Piazza Cavour – sentenza 33285 depositata il 10 agosto dalla Quarta sezione penale – ha respinto il ricorso di Sergio B., ingegnere dell’Enel responsabile della progettazione e condannato, insieme alla societa’, a risarcire i danni e al Comune di Rimini. uttavia va sottolineato che per un vizio di forma altre 14 persone sono state escluse dal risarcimento gia’ in primo grado.
Non è ancora stata stabilita l’entità del risarcimento, a questo dovrà penserci un tribunale civile ora che si è chiuso l’iter giudiziario iniziato nel 1993 sulla responsabilità penale per il reato di lesioni colpose, dichiarato prescritto dalla Corte d’Appello di Bologna nel 2004 ma fatte salve le conseguenze risarcitorie. Le perizie epidemiologiche sono state svolte da Giovanni Olivieri (medico legale), Alberto Ravaioli (oncologo divenuto anche sindaco di Rimini) e Pietro Comba (Istiuto superiore di sanita’).
Fonte Tratta da “Il Resto Del Carlino – Rimini