Tratto da  http://www.rsi.ch

A circa vent’anni dal boom dei telefoni cellulari, la ricerca scientifica non è ancora riuscita a stabilire con esattezza la correlazione tra patologie oncologiche e uso del telefonino e chi si aspettava delle chiare conferme scientifiche delle proprie ansie riguardo alle radiazioni emesse da antenne e telefoni cellulari rischia di rimanere deluso. Un’ampia ricerca del fondo nazionale sui rischi per la salute dei campi elettromagnetici e delle radiazioni, resa pubblica qualche settimana fa, non giunge a conclusioni allarmanti, tuttavia in questo settore la prudenza è d’obbligo e appare chiara la necessità di proseguire con la ricerca.

Nessun rapporto causa-effetto – La possibilità che i telefonini siano dannosi per la salute e aumentino il rischio di cancro al cervello è oggetto di indagine ormai da molti anni e vari studi hanno smentito o avvalorato a più riprese tale ipotesi. Nella controversia che da tempo contrappone la potente industria delle telecomunicazioni e le associazioni contro l’elettrosmog, la ricerca del fondo nazionale si inserisce in modo obliquo, senza consolidare le tesi né dell’uno, né dell’altro campo. I ricercatori non sono infatti giunti a stabilire un rapporto di causa-effetto tra l’esposizione prolungata a campi elettromagnetici e precisi disturbi o malattie. Unica eccezione gli effetti sui feti in caso di alta irradiazione della madre e l’influenza su alcuni processi biologici, come l’attività cerebrale durante il sonno.

Studio britannico – Anche secondo uno studio dell’Università di Manchester, l’esposizione alle radiazioni emanate dai telefonini non incide significativamente sull’aumento del rischio di tumore al cervello. I ricercatori britannici hanno osservato i dati tracciati dalle ultime diagnosi sui tumori al cervello registrate dal 1998 al 2007. Precisando che un aumento di casi si è comunque rilevato nel periodo preso in considerazione, durante il quale l’uso dei cellulari è salito dallo 0 al 65%, i ricercatori sostengono che l’incidenza dei telefonini sulla comparsa della malattia contribuisce per meno di un caso ogni 100mila individui e che le radiazioni elettromagnetiche non sono cancerogene in sé, ma potrebbero esserlo in caso di un’esposizione duratura.

Metabolismo accelerato – Ad ogni modo in questo campo la parola d’ordine è prudenza, in quanto la scienza non conosce ancora abbastanza i meccanismi attraverso i quali i campi elettromagnetici influiscono sui tessuti, sulle cellule e sugli organi. Secondo una ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista dell’Associazione Nazionale dei Medici Americani – tesa non tanto ad osservare gli effetti clinici del cellulare, ma piuttosto le sue conseguenze sul cervello in sé – l’esposizione ai campi elettromagnetici ha un’influenza sull’attività cerebrale. Lo studio ha infatti dimostrato che dopo una telefonata al cellulare di 50 minuti il metabolismo del glucosio nel cervello risulta alterato, facendone registrare un aumento significativo, pari a circa il 7%.

Effetto dannoso? – Lunghe telefonate con il cellulare modificherebbero quindi l’attività del cervello nelle zone più vicine alla posizione dell’antenna del telefono, tuttavia va sottolineato che la ricerca non specifica se questo cambiamento dell’attività celebrale abbia dei significati dal punto di vista della salute. Non è infatti chiaro se un aumento del metabolismo del glucosio sia da considerare deleterio o addirittura positivo, ma ad ogni modo rappresenta la prima dimostrazione di un effetto non termico delle onde elettromagnetiche sulle cellule cerebrali. I ricercatori fanno infine notare come siano assolutamente indispensabili nuovi studi, per capire i potenziali effetti a lungo termine per la salute di queste alterazioni.

I consigli dell’OMS – Dal canto suo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha realizzato uno studio sulle radiazioni elettromagnetiche, classificandole come potenzialmente cancerogene per gli esseri umani, in base all’incremento del rischio di contrarre un tumore al cervello. I risultati ottenuti dal gruppo di ricerca invitano quindi alla prudenza: date le potenziali conseguenze per la salute è importante mantenere uno sguardo attento sul rapporto tra telefoni cellulari e rischio di tumore, come pure che siano condotte nuove ricerche sul lungo periodo circa l’uso dei telefonini. Nel frattempo, per non correre rischi, meglio non esagerare con le telefonate dal cellulare e cercare di ridurre i rischi da esposizione, ad esempio con l’uso di auricolari.


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