Ai Comuni non conviene affidarsi ad una generica “distanza di sicurezza” tra luoghi sensibili ed antenne.

Ecco l’ennesima sentenza del Consiglio di Stato che boccia il criterio in base al quale sarebbe sufficiente stabilire un limite astratto tra le antenne ed il centro abitato per tutelarsi da installazioni indesiderate: è quanto è successo al Comune di San Prisco (CE), per il quale è stata ritenuta illegittima una delibera che, pur autorizzando la realizzazione di un impianto di telefonia mobile, poneva limiti generici sui criteri di localizzazione dell’impianto: in particolare, un astratto “fuori dal centro abitato”.

Nuovamente, si conferma la validità del Piano di Localizzazione delle Antenne come unico strumento inoppugnabile in mano ai Comuni.

Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 44, del 9 gennaio 2013


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