Nuova sentenza del Consiglio di Stato su Regolamento e relativo Piano Antenne Polab: validità del sito preferenziale alternativo

Una nuova piena conferma della facoltà in capo ai Comuni di governare il processo di sviluppo del territorio anche in tema di reti di telecomunicazioni ed in particolare della legittimità di indicare siti alternativi preferenziali, che abbiano la stessa validità tecnica rispetto alle localizzazioni richieste dalle compagnie private.

La sentenza n. 1928 del Consiglio di Stato del 7 marzo 2025, riforma la sentenza del TAR Marche n. 517/23, che aveva accolto il ricorso di ILIAD contro un diniego da parte del Comune di Mondolfo, diniego che era stato motivato e correttamente corredato da una ipotesi localizzativa alternativa messa dal Comune a disposizione del gestore, in risposta al programma di sviluppo della rete, comunicato dal gestore stesso in conformità alla Legge Regione Marche n. 12 del 2017.

Il Consiglio di Stato in sostanza premia l’operato del Comune che, contestualmente al diniego e anche oltre le previsioni della Mappa delle Localizzazioni adottata in Consiglio Comunale, si è adoperato per proporre una ulteriore soluzione alternativa (in aggiunta alla soluzione alternativa già presente nella Mappa) che contemperasse i diversi interessi coinvolti: il sito alternativo era infatti di proprietà comunale e, inoltre, non soggetto a parere della Soprintendenza, a differenza della localizzazione privata scelta dal gestore.

Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune che ha fornito l’indicazione di siti alternativi rispetto a quello individuato dalla società, la quale peraltro non ne contesta la valenza tecnica; i siti alternativi secondo la memoria del Comune “sono comunque aderenti alle pretese della stessa, e non ha con ciò compromesso la copertura del servizio a favore degli utenti e la capillare diffusione della rete di comunicazione elettronica atteso che il sito alternativo proposto ricadrebbe nell’area di sviluppo della concessionaria”.

Ecco come si esprime il Consiglio di Stato:
detto sito alternativo ricade comunque nell’area di ricerca proposta da Iliad nei propri piani di rete per il 2021 e 2022 e risulta posto a pochi metri di distanza da quello richiesto dal medesimo operatore sicché è dato ritenere, in assenza di puntuali deduzioni di segno contrario, che esso presenti, rispetto a quest’ultimo, analoga idoneità tecnica”.

Parimenti viene valorizzato il metodo indicato nel Regolamento del Comune di Mondolfo in cui i siti alternativi indicati dal Comune, in risposta ai programmi di sviluppo degli operatori, sono intesi non come soluzioni preclusive di ampie e generalizzate parte del territorio, bensì come risposta dinamica e non rigida alle esigenze annualmente reiterate dagli operatori stessi.

Sentenza Consiglio di Stato n. 1928 del 7 marzo 2025


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